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Ciao il pomodoro di Napoli

La pizza napoletana in Oriente
Ciao e il lato orientale della pizza napoletana 845 445 cmdo

Ciao e il lato orientale della pizza napoletana

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Essere al servizio della pizza napoletana in ben 91 paesi, significa saper interpretare le sfumature culturali della parola Napoli, in mille modi. Cosa vuol dire, per esempio, essere un pizzaiolo in Cina? Scopriamolo insieme a due artigiani, inviati speciali : Angelo Tramontano e Maurizio Iannicelli.

La pizza è il piatto più mangiato al mondo, ma anche il più imitato, con versioni non sempre fedeli all’originale.

Il sogno racchiuso nel Disciplinare della Pizza Napoletana è quello di portare l’arte bianca del Vesuvio in tutto il mondo a colpi di tecnica e naturalmente di ingredienti giusti.

Ed è proprio raccontare al mondo le specificità del pomodoro di Napoli la missione dei viaggi di Ciao.

E così in occasione della Caputo Cup a Nanchino e di FHC China abbiamo sguinzagliato 2 artigiani con la giubba di Ciao a caccia dello stato dell’arte della pizza in Oriente.

Ecco il diario di viaggio di Maurizio Iannicelli della pizzeria Napul’è e di Angelo Tramontano di ‘ O Sarracino.

Com’è vista la pizza napoletana in Cina?

Il popolo cinese impazzisce per la cucina italiana e soprattutto per la pizza napoletana! – Ci racconta Maurizio Iannicelli della Pizzeria Napul’è – C’è grandissima attenzione alla tecnica  e alla qualità dei prodotti italiani. Per non parlare dell’ entusiasmo di appassionati e semplici golosi, che tendono a identificare la pizza con gli ingredienti, come il pomodoro Ciao,  come unico condimento per un piatto verace.

Come lavorano i pizzaioli cinesi?

Umili, puliti, educati, con tanto entusiasmo e voglia di imparare: questo è il ritratto di pizzaioli cinesi che abbiamo incontrato nel nostro viaggio in Oriente. – A parlare è Angelo Tramontano della Pizzeria ‘ O Sarracino. – Durante le master class che abbiamo tenuto a Nanchino, abbiamo potuto toccare con mano la loro voglia di entrare in contatto con la cultura napoletana anche attraverso la conoscenza  degli ingredienti del territorio come i pomodori Ciao.

Quindi a che punto è lo stato dell’arte (bianca) in Oriente?

Le associazioni di categoria,  i tanti produttori campani che lavorano alla diffusione della napoletanità, il Disciplinare della Verace Pizza stanno facendo tanto per esportare il lato napoletano dell’arte bianca.-  Ecco la conclusione di  Maurizio Iannicelli e Angelo Tramontano. – Certo, ci sono ancora aspetti da limare, ma grazie anche alle nuove tecnologie video che avvicinano le nazioni e le nozioni, oggi in tanti paesi del mondo la pizza ha ricominciato a parlare il napoletano!

LSDM e Ciao a Copenaghen
LSDM e Ciao in viaggio verso Copenaghen 845 445 cmdo

LSDM e Ciao in viaggio verso Copenaghen

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Si conclude il 29 ottobre a Copenaghen il tour 2018 di Ciao il Pomodoro di Napoli ed LSDM (Le Strade Della Mozzarella): il Congresso Internazionale di cucina d’autore che mira a portare nel mondo la cucina Mediterranea tra pizza e ingredienti Made in Italy. Scopriamo insieme cosa accadrà in Danimarca!

Ciao il pomodoro di Napoli porterà in Nord Europa il calore della pizza e della cucina partenopea, lo farà seguendo l’itinerario di LSDM, la kermesse che punta a far scoprire i vantaggi in termini di salute e sapore della dieta mediterranea.
Anche durante questa tappa danese del tour i piatti in degustazione e le demo illustrative saranno impreziosite dalla dolcezza del pomodoro del Vesuvio.

Il Viaggio di LSDM

In principio fu Paestum. Insieme al carrozzone di LSDM siamo partiti dalla Campania per declinare la dolcezza dei prodotti Ciao negli accostamenti armoniosi di chef provenienti da tutta Italia, dimostrando alla fine un’eccellenza del territorio non conosce confini geografici.

La seconda tappa è stata New York (se vuoi saperne di più leggi qui) con il suo dialogo tra pizza napoletana e lievitazioni american style.

La terza è ultima tappa è il Ristorante Brace di Copenaghen (Teglgårdstræde, 8A), che dalle 14 di lunedì 29 ospiterà l’ultima incursione italiana di LSDM.

La tappa

Ma cosa accadrà a Copenaghen?

saranno 5 i laboratori che declineranno altrettanti simboli della cucina italiana

● Il prosecco DOC,
● La pasta
● L’olio extravergine
● Il caffè
● e naturalmente il Pomodoro.

Il rappresentante della cucina italiana in rosso sarà Nicola Fanetti: chef del Ristorante Brace, che proporrà una fusion tra cucina danese e italiana in linea con la filosofia dei padroni di casa.

L’obiettivo?

Dimostrare la grande versatilità del paniere agroalimentare italiano, con un occhio particolarmente attento al giudizio degli chef stranieri.
Quello che è importante sottolineare è che il pomodoro del Sud Italia è un prodotto dalle caratteristiche organolettiche uniche molto diverse da prodotti provenienti da altri climi e altre regioni del mondo: proprio per questo merita attenzione e tutela.