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Napoli Pizza Village 2019 : il racconto fotografico 1024 536 cmdo

Napoli Pizza Village 2019 : il racconto fotografico

Nell’edizione 2019 del Napoli Pizza Village, Ciao il pomodoro di Napoli ha dato il giusto spazio non solo agli artigiani fornendo ben 15.000 chili di prodotto per tutte le preparazioni della kermesse, ma ha messo l’accento anche sulle colonne portanti della sua produzione: le signore del Vesuvio, che ogni giorno lavorano per portare nel mondo l’eccellenza del Sud Italia. Ecco il racconto fotografico di una serata da star della cucina.

 

Una serata davvero eccezionale si è svolta durante l’edizione 2019 del Napoli Pizza Village: una festa nella festa! La Grande Famiglia di Ciao Il pomodoro di Napoli si è riunita intorno alla tavola: simbolo della convivialità napoletana, con tanta voglia di far festa.

 

La tavola naturalmente era imbandita con le migliori pizze partenopee: quelle del Napoli Pizza Village, sfornate dagli artigiani di Ciao Il pomodoro di Napoli

 

 

Ciao è un’azienda che mette la tecnologia al servizio della tradizione. Ecco perché le nostre lavoratrici sono indispensabili: perché rappresentano l’esperienza popolare che non può prescindere dall’innovazione

 

 

E con i loro sorrisi hanno reso la festa della pizza per antonomasia ancor più speciale, come ogni giorno con la loro veracità trasformano la nostra azienda in una grande famiglia

 

 

 

 

 

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Ciao si prepara al Napoli Pizza Village 2019

Dal 13 al 22 settembre, prenderà il via un nuovo appuntamento con il Caputo Napoli Pizza Village, la più grande vetrina partenopea sul mondo della pizza napoletana. Anche quest’anno Ciao si conferma tra gli sponsor della manifestazione, preparandosi a diventare il pomodoro ufficiale della kermesse e del Campionato Mondiale del Pizzaiolo che decreterà il miglior artigiano dell’arte bianca del 2019.

Mentre si definisce al meglio il calendario di appuntamenti, Ciao continua a dedicarsi instancabile alla produzione 2019, anch’essa protagonista del Napoli Pizza Village di quest’anno con l’iniziativa Ci vediamo al campo che vedrà pizzaioli provenienti da tutti il mondo, ospiti sul “campo” della Compagnia Mercantile d’Oltremare. Un viaggio che parte dagli Stati Uniti, Taiwan, Corea e arriva fino ai campi agronocerini per toccare con mano il pomodoro più buono che ci sia.

Dopotutto, la materia prima d’eccellenza è alla base di una kermesse così importante che vedrà, come ogni anno, impegnate circa 50 pizzerie con oltre 120.000 pizze sfornate.

Seguite tutti gli aggiornamenti sui canali social ufficiali di Ciao: vi aspettano giornate ricche di eventi, buon cibo, tradizione e divertimento.

Vi aspettiamo al Lungomare Caracciolo a partire dal 13 settembre!

New York Pizza Festival
New York Pizza Festival e Napoli Pizza Village: somiglianze e differenze. 845 445 cmdo

New York Pizza Festival e Napoli Pizza Village: somiglianze e differenze.

 

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New York Pizza Festival e Napoli Pizza Village: 2 cornici diverse, ma tanti punti di contatto. Il 6 e il 7 ottobre vieni a scoprire il filo che lega Napoli all’altro capo del mondo

Il 2018 è un anno storico per gli amanti della pizza e per noi di Ciao – il pomodoro di Napoli! A New York è nata una stella : Il New York Pizza Festival, il primo appuntamento del mondo pizza negli States gemellato con il Napoli Pizza Village. L’evento si terrà nel Bronx il 6 e il 7 ottobre: praticamente ora!
CMDO è orgogliosa di essere uno dei partner principali di questo momento rivoluzionario.

L’identikit

Ma cosa hanno in comune il villaggio sul Lungomare di Napoli e quello nel Bronx?
Ecco un identikit dei due appuntamenti.

Partiamo dalla cornice.

Il Vesuvio di certo non abbiamo potuto trasportarlo e New York, ma la Grande Mela fa concorrenza a Napoli per la vivacità culturale e il gran numero di artisti e di eventi che rendono la città un po’ scugnizza proprio come Napoli!

Poi c’è l’accoglienza.

Come per il Napoli Pizza Village, l’accesso al Festival della pizza di New York è gratuito. Tutti cioè potranno venire a far festa nello spirito dell’abbraccio tutto napoletano. Anche a Napoli è così: tutti possono godersi la convivialità in riva al mare e si paga un ticket solo per consumare.

E poi c’è: l’arte dei pizzaiuoli napoletani.

Sono più di 30 i Maestri pizzaioli che si esibiranno ai forni a legna di New York. Tanti i volti ben conosciuti a Napoli e presenti al Napoli Pizza Village come Gino Sorbillo, Roberto Caporuscio, Errico Porzio, Salvatore Vesi, i FratelliSalvo, Ciro Oliva e le storiche Pizzerie Brandi e Trianon. Tanti i volti però anche della pizza american style che completeranno la panoramica sul piatto più mangiato al mondo.

Per chiudere la carrellata sul gemellaggio tra Napoli e New York: gli ingredienti.

A farla da padrone saranno i prodotti storici che ormai il mondo identifica con la pizza napoletana proprio come le conserve di Ciao – il pomodoro di Napoli, già grande protagonista dei record della pizza e dei più importanti eventi legati alla napoletanità in tutto il mondo!
Manchi solo tu: vieni ad assaggiare, guardare, raccontare…insomma a condividere l’evento dell’anno!
Ti aspettiamo il 6 e il 7 ottobre nel Bronx.

Campionato Nazionale Pizza Doc 2017
Ciao al IV Campionato Nazionale Pizza Doc 845 445 cmdo

Ciao al IV Campionato Nazionale Pizza Doc

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I pomodori Ciao di nuovo protagonisti di una kermesse sull’eccellenza dell’arte bianca napoletana. Il 23 e 24 ottobre torna il Campionato Nazionale Pizza Doc, la kermesse nel cuore dell’Agro Nocerino Sarnese. Tante sorprese previste per la IV edizione. Scopriamole insieme.
Dopo il Napoli Pizza Village e l’inizio del tour internazionale 2018 della Caputo Cup, che si è tenuto pochi giorni fa ad Atlantic City, Ciao è pronta a tagliare un altro nastro di partenza: quello del IV Campionato Nazionale Pizza DOC.
Si terrà a San Valentino Torio, proprio nel cuore dell’Agro Nocerino Sarnese, la nuova sfida tra pizzaioli a caccia dell’eccellenza nell’arte bianca alla napoletana.

La gara

Più di 300 i concorrenti attesi ai piedi del Vesuvio, per prendere parte alla competizione che si preannuncia agguerritissima.
Ospiti d’eccezione tante personalità del mondo della pizza. Dai professionisti delle storiche pizzerie napoletane come Antonio Starita e Alessandro Condurro (della storica Pizzeria Da Michele), ai campioni del Trofeo Caputo come Teresa Iorio insieme a tanti maestri Pizzaiuoli dell’APN di Sergio Miccù, regaleranno grandissime performance gastronomiche.

Le novità di questa edizione.

La provenienza dei pizzaioli. I concorrenti della kermesse campana infatti quest’anno convergeranno a San Valentino Torio non solo dall’Italia, ma anche da Stati Uniti e Polonia.
La giuria nascosta. Visto il parterre di professionisti attesi, per evitare ogni sospetto di favoritismi le votazioni avverranno attraverso giurati in incognito che valuteranno le ricette in base a 3 parametri chiave: Gusto, Presentazione e Cottura. 

Il numero delle categorie in esame che quest’anno ammontano a 12:
Margherita DOC 
Pizza Classica, ovvero la specialità del concorrente con cui si valuterà l’innovazione nell’impasto e negli ingredienti reperibili in un determinato periodo dell’anno
Pizza in pala 
Senza Glutine 
Pizza più larga 
Free style
Pizza Romana 
Pizza Fritta 
Juniores, riservata ai ragazzi dai 14 ai 20 anni 
Categoria Associazioni 
Pizza a “DUE”.

I premi

In palio coppe, medaglie e forniture di prodotti tipici per tutti i pizzaioli in gara.

Anche quest’anno una menzione speciale verrà assegnata attraverso un Premio Ciao, che valuterà il legame col territorio delle presentazioni.

In bocca al lupo a tutti i partecipanti!!

Pizzeria Pummarò
Ciao e la specialità della Pizzeria Pummarò al Napoli Pizza Village 2017 845 445 cmdo

Ciao e la specialità della Pizzeria Pummarò al Napoli Pizza Village 2017

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Attilio Albachiara è un enfant prodige della pizza, come tanti giovani napoletani che hanno fame di vita e si ritrovano ad alternare compiti a casa e lezioni di impasto. Figlio d’arte, a 12 anni Attilio già lavorava col padre nella pizzeria di famiglia che oggi prende il nome di Pummarò.
Il suo motto oggi è: «la qualità è la nostra forza; fare la pizza il nostro mestiere» e con la stessa saggezza ci parla del suo prossimo Napoli Pizza Village

-Quali specialità presenterai sul lungomare Caracciolo?
La mia pizza speciale è rossa ed è la Parmigiana: una margherita con parmigiana di melanzane

-Quale pomodoro userai per la tua pizza?
Per la Parmigiana uso la passata di pomodoro

-Perché hai scelto questo prodotto per rappresentarti al NPV?
Le melanzane sono uno dei fiori all’occhiello del mio menu. I clienti di Pummarò ne vanno pazzi in tutte le salse arrivando a consumarne anche 15-20 kg a settimana

-Cosa ti aspetti da questa edizione 2017 del Caputo Napoli Pizza Village?
Questa è la mia 3a edizione e spero che gli amici che verranno a trovarci si accorgano di una lavorazione fatta con qualità e passione, perché non c’è niente che mi renda più felice della soddisfazioni di chi si è seduto alla mia tavola

Pizzeria Da Gennaro
Ciao e le specialità della Pizzeria Da Gennaro al Napoli Pizza Village 2017. 845 445 cmdo

Ciao e le specialità della Pizzeria Da Gennaro al Napoli Pizza Village 2017.

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Un nonno che friggeva pizze per strada e che poi decide di trasferirsi in una Bagnoli, già meta turistica nel lontano 1956: così comincia la storia della Pizzeria Da Gennaro, un racconto fatto di pizza ormai da 4 generazioni.
Per Fabio Cristiano, il nipote del fondatore, la pizza è casa ed anche il villaggio dell’arte bianca sul lungomare.
Ecco cosa ci ha raccontato del suo Napoli Pizza Village.

-Quali specialità presenterai sul lungomare Caracciolo?
Per questa edizione del Napoli Pizza Village ho scelto una pizza pesto e pomodorini come specialità che riassuma la filosofia della Pizzeria da Gennaro. Un abbinamento, quello con il pesto al basilico, che esalta tutto il sapore dell’estate.

Quale pomodoro userai per la tua pizza al pesto?
I pomodorini del Vesuvio

-Perché questa specialità rappresenta la Pizzeria Da Gennaro?
Sia il basilico che i pomodorini sono un prodotto fresco e di stagione adatto a questi primi caldi. La linea gastronomica della nostra pizzeria predilige una grande attenzione per gli ingredienti, basti pensare che ogni semilavorato da utilizzare in pizzeria è preparato nelle nostre cucine: anche il nostro pesto al basilico!

-Cosa ti aspetti da questa edizione 2017 del Caputo Napoli Pizza Village?
Il Napoli Pizza Village è soprattutto una grande festa. Mi aspetto tanta energia positiva di cui abbiamo tutti bisogno: anche la nostra Napoli!

Pizzeria 'O Sarracino
Ciao e le specialità della Pizzeria ‘O Sarracino al Napoli Pizza Village 2017 845 445 cmdo

Ciao e le specialità della Pizzeria ‘O Sarracino al Napoli Pizza Village 2017

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Forse non tutti sanno che, poco più di 10 anni fa, nella zona dell’agro e del salernitano la tradizione della pizza napoletana era quasi sconosciuta. Le uniche notizie di cui si disponevano in merito, provenivano dal capoluogo campano. Questo fino a che non è nata la pizzeria ‘O Sarracino, che ha portato a Nocera Inferiore, il primo esempio di pizza modellata sulla lezione della scuola napoletana. Il merito di aver “diffuso il verbo” è tutto dei fratelli Tramontano, titolari dell’esercizio, che presenzieranno al Napoli Pizza Village 2017.

La pizzeria ‘O Sarracino è una realtà giovanissima, ma racchiude in sé secoli di tradizione, qual è il suo segreto?

‘O Sarracino nasce nel 2007, da un’idea del sottoscritto, Angelo Tramontano, e di mio fratello Giuseppe. All’epoca, la vera pizza napoletana non era nota nell’area dell’agro, come lo è oggi. ‘O Sarracino ebbe l’istinto di studiarla e portarla a Nocera, tenendo presente un modello che io reputo la perfezione, quello di Michele ai Tribunali.

Quali sono i parametri che avete seguito?

Ci siamo specializzati sulle trazionali. Tenendo conto del modello di Michele, abbiamo provato a riprodurre con le norme elencate dal disciplinare i due grandi classici: magherita style e marinara style, che sono le pizze per eccellenza. Mentre la pizza che si mangiava a Nocera prevedeva una cottura lunga anche più di un minuto e mezzo, e presentava un diametro di 35 cm, le nostre margherita style e marinara style seguono la lezione dei grandi maestri, quindi tenendo conto di una lievitazione di almeno 8 ore, e una cottura in forno di 60 secondi. Seguendo il metodo abbiamo portato la pizza napoletana verace anche dalle nostre parti.

Ci insegnate che fare la pizza è una scienza pura, ma qual è il segreto per renderla un’opera d’arte? Come condirete i vostri impasti?

Verissimo: il pizzaiolo non può mai abbassare la guardia e seguire ogni aggiornamento. Per le mie pizze scelgo sempre un classico: il pelato di Ciao pomodori. Da dieci anni mi servo di questo marchio, una scelta che confermo anche per il Pizza Village, ormai alle porte.

A proposito del Pizza Village, quali vibrazioni ha per questa edizione?

Partecipo al Pizza Village ormai da 5 anni. Ricordo quando eravamo solo 20 pizzerie alla Mostra d’Oltremare. Ora siamo più del doppio, circa 50, una competizione ricca che offre una grossa opportunità di confronto. E i numeri nel corso degli anni sono indice di come questi eventi siano diventati di importanza esponenziale. Tutte le volte è stata ardua, perché io “forestiero”, ho dovuto dimostrare di essere all’altezza dei grandi maestri napoletani. Ogni anno è stato un successo inaspettato, spero vivamente di eguagliarlo anche quest’anno.

E quale grande novità ha in serbo ‘O Sarracino per il NPV?

Quest’anno ci proponiamo con una nuova pizza: abbia cercato il sapore dell’estate. L’ho chiamata Sorrento in bocca. La sua caratteristica è che è condita con pomodori di Sorrento che macero personalmente, a cui aggiungiamosarr ricotta di bufala e zizzona di Battipaglia all’uscita.

Michele Leo
La ricetta di una pizza da campioni del mondo di Michele Leo 845 445 cmdo

La ricetta di una pizza da campioni del mondo di Michele Leo

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Da ieri  il Trofeo Caputo ha un campione della pizza nuovo di zecca: è Michele Leo della pizzeria Il Brigante a Venosa. Al 1° Classificato nella categorie pizza Stg, grazie anche ai pomodori Ciao, non potevamo che chiedere i segreti per una pizza da podio.

52 anni, con alle spalle un mestiere lungo una vita, una gavetta da pizzaiolo emigrante in Germania e tanta passione, che lo porta a spingersi sempre più avanti. Questo è Michele Leo da 33 pizaiuolo a caccia d’eccellenza e, tentativo dopo tentativo, la sua ricerca lo ha portato alla vetta più alta dell’arte bianca.

Ma quali sono i trucchi per realizzare la pizza migliore del mondo? Ecco la ricetta di Michele Leo.

«Il primo ingrediente da mettere nell’impasto è il cuore, la passione, che ti spinge a ricercare il massimo sia da te stesso che dalle materie prime che scegli» – ci racconta il campione.

Lo sa bene Leo, che ha aperto la sua pizzeria da 9 anni, dopo aver girato l’Italia e l’Europa in lungo e in largo a caccia di esperienze lavorative per mettersi alla prova

«Il secondo passaggio da eseguire in questa ricetta ideale è la ricerca della qualità sopratutto nella scelta degli ingredienti, ma anche in tutto il processo produttivo di una pizza – continua il nuovo campione del Trofeo Caputo – Io sono sempre a caccia di prodotti d’eccellenza»

Del resto il nostro Michele è un uomo pratico, di vecchio stampo che ha preteso da suo figlio Rocco che imparasse il mestiere del pizzaiolo, ma continuasse a studiare per evolversi e trovare la sua strada.

«Il terzo e ultimo step è l’impegno. Nessun riconoscimento deve far spegnere la voglia di spingersi oltre i risultati raggiunti»

A riprova della sua caparbietà, a chi gli chiede come cambierà la sua vita da oggi in poi, Michele Leo risponde soltanto con un timido :«Vedremo!»

Pizzeria Da Gigino Università della Pizza
Ciao e le specialità della Pizzeria Da Gigino Università della Pizza al Napoli Pizza Village 2017 845 445 cmdo

Ciao e le specialità della Pizzeria Da Gigino Università della Pizza al Napoli Pizza Village 2017

Da Gigino Pizza a Metro  è una vera e propria istituzione campana della pizza nella sua accezione più materica, quella dove il disco di pasta non cambia solo a seconda del condimento, ma anche della “lunghezza della fame”. La Pizza a Metro, infatti non è tonda ma si allunga a richiesta. Questa metodologia di preparazione è stata addirittura brevettata negli anni ‘60. Oggi Giovanni De Simone difende i colori di quella che è ormai una vera Università della pizza, sia per la bravura dei suoi pizzaioli che per i corsi d’arte bianca che periodicamente si tengono nel locale di Vico Equense.
Con un’istituzione così antica della pizza non potevamo non scambiare 2 parole sul Napoli Pizza Village 2017

-Quale specialità presenterai sul Lungomare Caracciolo?
Al Napoli Pizza Village presenterò una pizza a metro con provola e buccia di limone e poi il grande classico alla “Gigino Pizza a metro”: la margherita a metro

-Quale pomodoro userai per la tua Margherita?
Anche per il condimento della pizza a metro le regole restano quelle classiche e gli ingredienti quelli della margherita verace previsti nel Disciplinare della Pizza Stg. Per la margherita a metro, quindi, useremo i classici pelati del Vesuvio.

-Perché hai scelto proprio questa pizza per rappresentare la pizzeria Gigino Pizza a Metro al NPV?
Perché è il nostro cavallo di battaglia, quello che ci ha fatto guadagnare il titolo ad honorem di Università della pizza, conferitoci proprio dai nostri clienti: bisogna assaggiare per comprenderne le differenze.

-Cosa ti aspetti da questa edizione 2017 del Caputo Napoli Pizza Village?
Questa del 2017 è un’edizione speciale del Napoli Pizza Village: un format confermato, ma rinnovato negli orari. 10 giorni per far assaggiare la nostra pizza a metro sia a pranzo che a cena, ci sembrano una meravigliosa vetrina che farà conoscere ancor di più la bontà di questa specialità in tutto il mondo

Pizzeria Lucignolo
Ciao e le specialità della Pizzeria Lucignolo al Napoli Pizza Village 2017 845 445 cmdo

Ciao e le specialità della Pizzeria Lucignolo al Napoli Pizza Village 2017

Una famiglia di pizzaioli quella di Pino Celio della Pizzeria Lucignolo. In casa Celio si respira il profumo della pizza fritta che affiora dall’olio bollente fin dai tempi della nonna, pizzaiola anche lei per passione.
E di strada ne ha fatta questo giovane artigiano che vanta già un riconoscimento di tutto rispetto al Trofeo Caputo come il primo posto nella categoria Pizza in Pala nell’edizione 2016 del Napoli Pizza Village
E un po’ come Lucignolo, l’amico di Pinocchio che si gode la vita nel paese dei Balocchi, Pino Celio colleziona i suoi successi fatti di tradizione e innovazione con un motto che è tutto un programma “Stupire e sempre stupire”
Dopo la pizza nera che fece scalpore a NPV 2015 e la fritta al forno con le polpette alla napoletana dell’edizione 2016 ecco come Lucignolo ci racconta il suo NPV 2017.

-Quali specialità presenterai sul lungomare Caracciolo?
La mia proposta rossa è una marinara con alici di Cetara e colatura di alici

-Quale pomodoro userai per la tua Marinara?
Il classico pomodoro pelato con i pomodori del Vesuvio come prevede il disciplinare

-Perché hai scelto questa pizza come biglietto da visita a NPV?
La marinara alle alici di Cetara mette d’accordo Napoli e la Costiera, i luoghi che ho scelto per le mie due pizzerie, visto che ho un secondo locale in provincia di Salerno. In più, unire ad un classico la colatura di pesce fa parte del mix di tradizione e innovazione che ho sposato da sempre come filosofia del mio lavoro.

-Cosa ti aspetti da questa edizione 2017 del Caputo Napoli Pizza Village?
Dalla festa della pizza più grande del mondo, mi aspetto di far conoscere la ricerca e la passione che c’è dietro il lavoro di noi pizzaioli. E ,magari spero di aggiudicarmi altri premi, visto che sarò in gara per il Trofeo Caputo.